La Grande Truffa del Rock and Roll e...non solo
Correvano gli anni '80, imperversava il Punk e tra i tanti gruppi rappresentativi, c'erano i "Sex Pistols" nel quale "militava" l'icona del movimento Punk, Sid Vicious. Qualche anno dopo, non senza sorprese, il loro manager, Malcolm Mclaren, "vuoto' il sacco"; il gruppo "Sex Pistols", non era altro che un progetto "a tavolino", costruito per scandalizzare ma soprattutto vendere (in barba ai diktat del consumismo che il Punk combatteva) e che, addirittura, Vicious, indiscusso leader e bassista del gruppo, faceva finta di suonare...ci pensava, infatti, un "vero" bassista posto nel retro-palco di ogni concerto. Possedevo il VHS che narrava la vera storia di questo gruppo; "The Rock And Roll Swindle" (La Truffa del Rock and Roll). Tanto "truffa" che anche il leader Sid Vicious, ci è cascato uccidendosi per overdose, in "onore" ai principi Punk di autodistruzione! Da qui un'amara considerazione che viaggia sul filo della "truffa e dell'ipocrisia", male intercontinentale, a quanto sembra...: La truffa nel settore musicale è in atto pressoché da sempre e anche da noi. Il rock in genere, anche quello degli anni '60, aveva il volto buono, anzi buonista, nell'atteggiamento e nel contenuto dei testi che rifuggevano da "impegno sociale" o "denunce varie" (tranne qualche episodio molto calcolato!). Eravamo e siamo pieni di Artisti, Gruppi, Improvvisatori, non propriamente Rock ma, piuttosto, "cantanti di musica leggera su chitarra leggermente distorta". Ovviamente questo ha generato un "taglia-fuori" rispetto a chi praticava o pratica il "Vero Rock"...quello "incazzato", nei modi e nei termini! ...poi, viene l'ipocrisia di chi propina l'altra faccia della musica "made in Italy"; musica lirica in salsa "leggera"; ne abbiamo diversi esempi (single e gruppi). Niente da dire se non si uccidessero gli enti lirici, mettendogli alla canna del gas! In pratica è da sempre dalle nostre parti, si usa annacquare il tutto, generando ibridi senza ne capo, ne coda... Insomma, pressoché da sempre, la musica in Italia ha visto propinare a più riprese una sorta di "truffa ipocrita" che ha badato a vendere più che "acculturare"; creando poli oligarcici intenti più a tramandare se stessi che a far nascere i normali "rivoli" di generi, tipici della "cultura democratica" di ogni settore che si rispetti! Oggi...mi son svegliato così...complici i Talk Show che imperversano a tutte le ore nelle nostre TV pubbliche e private...e che danno spunto per molte riflessioni...